Raffaella Bilotta, Rossella Mancina 11/03/2014
La didattica per consentire l’attivazione di validi ambienti d’insegnamento-apprendimento, in questo momento deve necessariamente considerare le nuove tecnologie digitali, soprattutto per lo sviluppo di modalità didattiche individualizzate. L’obiettivo dell’articolo è di avviare una riflessione in tale direzione.
Le strategie d’individualizzazione in ambito didattico, fanno riferimento al concetto di adattamento dell’insegnamento alle caratteristiche diversificate degli allievi, al fine di conseguire una formazione comune di base.
Certamente non è una modalità didattica del tipo “one-to-one”, ma sempre rivolta al gruppo classe, dove diventa importante individuare una serie d’indicatori relativi a: “caratteristiche degli alunni, prerequisiti generali e specifici degli alunni, individuazione degli stili cognitivi e di apprendimento degli alunni” [1]. Con l’introduzione e lo sviluppo sempre più continuo delle tecnologie digitali in ambito didattico, diventa necessario rivedere le strategie d’individualizzazione in ambito didattico perché entrano in gioco una serie di variabili che modificano o influenzano notevolmente gli indicatori chiamati in causa.
Le tecnologie giocano un ruolo importante, soprattutto se il numero degli allievi è estremamente ampio, si pensi ad esempio agli studenti di un’intera scuola che si formano con l’ausilio di piattaforme e-learning, social network ecc… In questi casi, diventa difficile monitorare i principali indicatori per lo sviluppo di strategie d’individualizzazione didattica. Ad esempio, la fase di raccolta dati dei ragazzi sull’accertamento dei requisiti generali in ingresso, potrebbe avvenire tramite la somministrazione di test online, come anche l’individuazione degli stili cognitivi potrebbe essere demandata a strumenti noti in letteratura e supportati dalle tecnologie per le fasi di somministrazione.
Le strategie d’individualizzazione in contesti mediati dalle tecnologie digitali, devono altresì rapportarsi alla variabile “insegnamento”, quindi, prendere in esame gli indicatori relativi al tempo e alle modalità di adattamento dei contenuti da parte dei docenti.
Tali indicatori subiscono radicali cambiamenti, la dimensione del tempo, infatti, nell’ambiente online ha diverse impostazioni: l’alunno, ad esempio, può riascoltare un’audio-lezione fruita negli ambienti digitali, può modificare alcuni tempi e diventa egli stesso gestore dei tempi.
Pertanto, tutte le variabili appena esposte, necessariamente devono essere riviste alla luce delle tecnologie educative, e il docente deve tenerne conto rispetto alle strategie d’individualizzazione che in passato erano messe in atto soltanto in un contesto “face-to-face”. Sicuramente si dovrà tenere conto delle svariate opportunità messe a disposizione dalle nuove tecnologie circa l’adattamento dei contenuti in base alle caratteristiche dell’allievo, soprattutto se si pensa alla multimedialità e ipermedialità.
Le tecnologie, oggigiorno, consentono di produrre i contenuti didattici attraverso infiniti modi che possono essere fruiti attraverso svariati canali di comunicazione e sempre di più per mezzo di dispositivi mobili (smartphone, tablet, ecc.). Gli strumenti tecnologici, se opportunamente progettati e rivisti in linea ai fondamenti teorici della didattica individualizzata, possono supportare e facilitare le pratiche didattiche in direzione di strategie di compensazione e di valutazione.
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Note:
[1] Piu C., “Problemi e prospettive di natura didattica”, Monolite, Roma, 2009.